Un'
aspetto molto importante che spesso sottolineo quando mi si parla di
rifrattori è la cura con cui viene realizzata la diaframmatura interna
e l'opacizzazione delle pareti del tubo ottico. Se è vero che nulla si
può fare al di fuori delle geometrie ottiche per migliorare la qualità
ottica di uno strumento, è anche vero che un'efficace verniciatura ed
un attenta calibrazione e taglio dei diaframmi incrementano
notevolmente il contrasto del proprio strumento e riducono la luce
diffusa. Sul mercato della strumentazione ottica per astronomia, sebbene siano stati fatti notevoli passi in avanti su questo aspetto, ancora ad oggi solo pochi e blasonati marchi offrono nei loro prodotti un annerimento a regola d'arte che abbatte tutte le luci parassite offrendo una camera interna nera come la pece. I migliori strumenti che ho visto con caratteristiche di grande cura dell'anenrimento interno, scelta attenta dei materiali e tecniche, sono risultati essere i TEC, gli Zeiss ed i Televue. Questi utilizzano una tecnica di deposito e verniciatura non dissimile da quella che poi ho appreso sperimentando negli anni sui miei strumenti ottici, sicuramente chi mi conosce sa come io sia un rifrattorista convinto. Tale passione per questo tipo di strumento mi ha portato nel tempo a trovare nuove soluzioni e tecniche per migliorare le prestazioni degli strumenti che ho avuto sotto "tiro". Problemi frequenti riscontrati: Spesso la verniciatura interna resta di un colore grigio antracite ed i pochi diaframmi inseriti se misurati attentamente evidenziano dei posizionamenti grossolani con errori a volte dell'ordine del centimetro! Tutte condizioni che influiscono negativamente sul fascio ottico. Ultimamente vanno molto di moda le pellicole di velluto adesivo, spacciate spesso come una cosa miracolosa per abbattere le luci diffuse interne. Sebbene siano una valida alternativa queste richiedono comunque maestria nell'applicazione e presentano l'inconveniente di scollarsi, specie se si osserva il sole, di risentire di sbalzi di umidità e soprattutto di perdere molti pelucchi che poi si depositano sulle lenti o sugli specchi....terribile. L'ottimizzazione e opacizzazione: Di recente mi sono dotato di una tecnica utile per verniciare l'interno del tubo garantendo un effetto analogo a quello del velluto ma con maggiori vantaggi: assenza di perdita del tessuto sintetico (pelucchi), resistenza alle temperature e sbalzi termici, maggiore opacità su soggetti fortemente luminosi come sole e luna. La deposizione del velluto come si vede in foto sottostante, porta dopo un po' allo scollamento dello stesso, all'ingente perdita del materiale sintetico che poi finsice sugli obbiettivi. Si vede anche come siano necessari spesso rattoppi e come l'inserimento di una pellicola sull'intera superficie interna sia tutt'altro che uno scherzo e difficile da deporre con un unico pezzo ben calcolato senza che si notino scalini.. In questo strumento (120ED Skywatcher) che mi è stato inviato da un amico per la rimozione del velluto si nota come il problema sia evidente e poco gradevole anche all'estetica.... Dopo la rimozione di tutte le parti riempite di velluto adesivo è stato difficile altresì rimuovere i residui di colla, abbondanti lungo tutto il tubo ottico. Una volta che è riemersa la verniciatura originale alla fine si vede come questa sia di un grigio antracite, efficace, ma non nera come il carbone, come in uno strumento di livello dovrebbe essere. I diaframmi erano spostati dalla condizione ideale e dopo averli allineati e ribattuti sono passato alle fasi della verniciatura a polveri. La foto sotto mostra come già sia visibile il netto miglioramento e come la verniciatura sia uniforme. La porosità e rugosità al contempo che realizzo impedisce alla luce di potersi riflettere in qualsiasi direzione. La foto scattata sotto il sole mostra come il contenimento sia nettamente superiore alla verniciatura tradizionale e al pari del velluto come colore! I diaframmi necessitano in seguito al deposito multistrato di un opacizzazione poichè essendo superfici piatte non consentono il formarsi dello strato antiriflettente ad alta opacità. A fine del procedimento di verniciatura dell'interno che ho svolto in più fasi e riprese il risultato finale è eccellente così come l'uniformità del deposito e la granulosità di superficie dello strato. Anche sotto un forte sole i riflessi sono contenutissimi! 120 ED Skywatcher dopo l'operazione di super annerimento. I modelli Televue e Tec (in foto sopra il pronto 85mm) sono tra i pochi rifrattori forniti con questo tipo di verniciatura, sotto il confronto con la mia realizzazione sul mio 110Ed, si nota come il risultato sia il medesimo. |
Davide Sigillò